Condividiamo, da “Trezzano – Il Comune”, la rivista edita e distribuita dal Comune di Trezzano sul Naviglio, una lunga intervista a Beatrice Maccarini e Armando Toscano, i due coordinatori delle attività del pomeriggio e della mattina del nostro Polo Ulisse – Centro multifunzionale per le famiglie e il territorio.
Si fa un gran parlare del sistema scolastico finlandese e della sua innovatività, del suo saper guardare ai bisogni di bambini e ragazzi, del suo saper formare senza rendere escludere; ma non bisogna andare fino in Finlandia per trovare simili perle, a volte basta girare l’angolo e ce le si ritrova dietro casa.
A Trezzano sul Naviglio, in via Cavour 22, presso un edificio confiscato alle mafie e restituito ai trezzanesi, è stato aperto il Polo Ulisse, Centro Multifunzionale per le Famiglie e il Territorio. Si tratta di un presidio delle Politiche Sociali trezzanesi e non solo, a disposizione dei sei Comuni che fanno parte del distretto di Corsico (Cesano Boscone, Assago, Buccinasco, Cusago, Corsico e, appunto, Trezzano sul Naviglio), che offre a cittadine e cittadini più giovani servizi e risposte alle loro esigenze di benessere scolastico. Ce ne parlano Armando Toscano e Beatrice Maccarini, i due coordinatori delle attività del mattino e del pomeriggio.
«Con le attività del mattino, che abbiamo chiamato Scuola Leggera e Scuola Bottega, desideriamo offrire delle risposte a tutti quei ragazzi che faticano a mantenere la frequenza scolastica cinque giorni su cinque.» dice Toscano, psicologo sociale. «Si tratta spesso di ragazzi che hanno bisogno di muoversi molto, per i quali la classe e il banco sono una prospettiva troppo restrittiva; oppure di ragazzi così intimiditi dalla scuola che faticano la mattina ad andarci. La Scuola spaventa molto, non tutti stanno riuscendo a tenere il passo.» Un caso unico in Italia, un’innovazione sociale di cui si sentiva il bisogno e che ha trovato a Trezzano e nella sua amministrazione un terreno fertile. E non finisce qui.
«Di pomeriggio proponiamo uno spazio educativo e aggregativo con laboratori gratuiti, finanziati grazie al progetto In&Out contro la dispersione scolastica: si tratta di attività educative e di socializzazione per tutti i ragazzi del territorio, pensate insieme a loro. E poi c’è lo spazio compiti, dove accogliamo ragazzini con difficoltà di apprendimento, bisogni speciali, che aiutiamo a costruire un’autonomia» racconta Maccarini, mediatrice penale. Prevenzione e interventi a favore di scuola e cultura per una generazione più forte e un territorio più inclusivo.
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