Propositi per il Nuovo Anno: lasciamo che a guidarci sia la logica del servizio

Propositi per il Nuovo Anno: lasciamo che a guidarci sia la logica del servizio

Un lungo anno di lavoro è appena trascorso.

Per noi di Ripari è stato un anno interessante e importante, di progetti e azioni, di discorsi che hanno prodotto pratiche e pratiche che hanno prodotto discorsi; un anno che ha attraversato i momenti più duri della pandemia regalandoci, inaspettatamente, una rinnovata riflessività.

Un anno in cui si è allargato stabilmente lo staff di progettazione, e in cui abbiamo assunto la referenza di Spazio Agorà (hub territoriale di welfare a Quarto Oggiaro), con il fine di ampliarne e consolidarne l’attività.

Sappiamo tuttavia che quello che ci aspetta sarà un anno particolarmente intenso, per le sfide che ci pone (approfondimento da welforum.it – 1): l’aumento delle disuguaglianze, lo scivolamento nella povertà assoluta e relativa di molte persone, la perdita del lavoro o l’aumento dell’instabilità lavorativa; e ancora, la difficoltà dei giovani nel trovare buoni spunti per costruire la propria identità, le dinamiche familiari più tese, le scuole che hanno sempre meno tempo da dedicare alla cura della crescita dei ragazzi

Insomma ovunque ci sono cantieri sociali e di comunità aperti o da aprire.

Nell’anno appena concluso abbiamo compreso ancora più profondamente l’importanza dell’Organizzazione di Comunità, il nostro metodo umile ed efficace, la lente che ci consente di guardare ai territori come scrigni ricchi di competenze, volumi carichi di storie.

Riconoscere ai territori le risorse di cui sono portatori è forse la parte più importante di ogni intervento, perché spesso, addirittura quasi sempre, le soluzioni ai problemi sono già latenti nel tessuto comunitario, benché questo possa essere lacerato o inerte: bisogna saperle vedere, mobilitare e, appunto, organizzare.

Per questo nuovo anno, lasceremo che a guidarci sia la logica del servizio.

Ogni ente del Terzo Settore mette in campo servizi, ultimamente le recenti riforme parlano in modo anche disinvolto di vendita: dall’assistenza domiciliare alla psicoterapia, dall’animazione sociale alla domiciliarità temporanea, tutto il Terzo Settore è impegnato nella ricerca della soluzione a un problema, molte volte dimenticandosi che devono essere loro, i cittadini, a dirci di cosa hanno necessità per stare meglio. E questo è il primo punto che definisce una logica del servizio: l’ascolto, autentico e sincero.

Il secondo punto che definisce una logica del servizio è la disponibilità. Sembra banale, ma quando si ha a che fare con le persone più fragili, quando si accolgono le loro storie, spesso raccontano di problemi che sono rimasti irrisolti, benché si siano rivolti alle persone teoricamente giuste: documenti che non sono mai stati emessi, telefonate o email a cui non è mai stata data risposta, richieste di aiuto rimaste sospese, tutte condizioni che non fanno che far montare quel senso di sfiducia nelle istituzioni che ormai sta raggiungendo livelli irrimediabili.

Ecco perché è importante che il Terzo Settore sia presente sul campo con gentilezza (approfondimento di Andrea Villa da aclimilano.it – 2).

Il nostro mandato è di compensare le lacune immancabili di un sistema irrigidito e burocratizzato, per rimarginare gli strappi nel tessuto comunitario. Ma per farlo, dobbiamo rivedere totalmente il modo in cui gestiamo il potere che deriva dalle nostre competenze e professioni, e mettere davvero le nostre risorse al servizio degli altri, ricordandoci che in questo termine, “servizio”, il potere viene riconosciuto a chi il servizio lo riceve: un capovolgimento di prospettiva inusuale, difficile, che rappresenta però la sfida culturale e umana che ci attende.

(Articolo a cura di Armando Toscano, Community Organizer di Coop Ripari)


Approfondimenti

1 – Verso un welfare più forte, ma davvero coeso e comunitario? (da www.welforum.it – A cura dell’Istituto per la Ricerca Sociale)

2 – Nel messaggio alla città per la festa di Sant’Ambrogio l’Arcivescovo ci invita alla lungimiranza, alla fierezza e alla resistenza (da www.aclimilano.it – A cura di Andrea Villa)

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