Ripari condanna fermamente il genocidio in corso a Gaza – La lettera del nostro presidente

Ripari condanna fermamente il genocidio in corso a Gaza – La lettera del nostro presidente

Lettera per Gaza da parte del presidente della nostra cooperativa

Vi scrivo questa lettera in ritardo, in ritardo umano davanti all’assoluta ignominia che si sta consumando a Gaza. Come persona e come presidente della nostra cooperativa, sono convinto che non si può rimanere in silenzio, che non possiamo rimanere in silenzio.

Come Ripari fondiamo il nostro lavoro quotidiano sui principi di dignità umana, giustizia sociale e solidarietà. Ogni giorno, attraverso i nostri servizi e progetti, ci impegniamo per costruire una società più equa e inclusiva. È proprio da questa consapevolezza del nostro ruolo e della nostra missione che nasce l’urgenza di esprimere una posizione chiara e inequivocabile.

Condanniamo fermamente il genocidio in corso a Gaza.
Condanniamo l’uccisione sistematica di civili, bambine e bambini, donne e uomini innocenti.
Condanniamo la distruzione di ospedali, scuole, case.
Condanniamo il silenzio complice di chi dovrebbe proteggere i diritti umani fondamentali.

Attraverso il nostro lavoro constatiamo tutti i giorni che ogni vita ha un valore incommensurabile, che la sofferenza di un popolo ci riguarda tutte e tutti, che l’indifferenza è complice dell’ingiustizia. Quando ogni giorno accompagniamo persone in situazioni di fragilità, quando lavoriamo per l’inclusione sociale, quando costruiamo reti di solidarietà, impariamo che la dignità umana non ha confini geografici, etnici o religiosi.

Come Cooperativa Sociale, il nostro impegno non può limitarsi ai territori in cui operiamo direttamente. La solidarietà che pratichiamo quotidianamente ci chiama a estendere il nostro sguardo e la nostra azione anche oltre.

Per questo motivo, Ripari Cooperativa Sociale-Impresa Sociale sostiene e continuerà a sostenere le
iniziative
, singole o sviluppate come servizi e progetti che si muovono in questa direzione nella ferma
condanna di questo orrore.

Invitiamo tutte e tutti – a partire da socie e soci, dipendenti e collaboratrici/collaboratori del nostro ente- a unirsi in questo impegno in modo singolo e collettivo, secondo le proprie possibilità e sensibilità, perché la giustizia sociale che pratichiamo quotidianamente nel nostro lavoro deve diventare un impegno globale per la dignità di restare ogni giorno umani.

Con profonda convinzione e solidarietà,
Daniel de la Traba Lopez


Potremmo vivere senza poesia,
però non è detto che saremmo umani.


Wislawa Szymborska

wp_1229749

I commenti sono chiusi.